Era una fredda e nevosa vigilia di Natale nella provincia di Bergamo, e il Sushi Cornucopia, una piccola sala da concerto, era avvolto da un’atmosfera di mistero e magia. La sala, un tempo frequentata da amanti della musica, ora giaceva silenziosa e deserta. Il suo proprietario, Takeshi G., un uomo dal passato tormentato, contemplava malinconicamente il palco vuoto.
In gioventù, Takeshi aveva iniziato la sua avventura musicale con grande entusiasmo, portando le opere epiche dei Pink Floyd nella sua comunità. Ma il successo iniziale era stato sostituito da tempi difficili. La concorrenza aveva portato via spettatori, e la magia del Sushi Cornucopia si era affievolita.
Mentre Takeshi rimembrava il passato, un visitatore inaspettato fece il suo ingresso nella sala da concerto: lo spirito del Natale Passato. Vestito in abiti vittoriani, lo spirito mostrò a Takeshi visioni del suo passato, quando il Sushi Cornucopia era un luogo vivace e affollato, con luci colorate e spettacoli mozzafiato ispirati ai Pink Floyd.
Takeshi, toccato dalle visioni, decise di aprire il suo cuore e di imparare dagli errori del passato. Determinato a riportare la magia del Sushi Cornucopia, Takeshi lavorò instancabilmente per portare nuova vita alla sala da concerto. Insieme a uno spirito instancabile, Takeshi decorò il locale, preparò nuovi spettacoli e annunciò uno straordinario concerto natalizio dedicato a The Dark Side of The Moon e The Wall dei Pink Floyd.
Il giorno di Natale, la sala da concerto risplendeva di nuovo. Le luci brillavano, la musica riempiva l’aria e gli amanti dei Pink Floyd affluivano al Sushi Cornucopia riportato al suo antico splendore. Takeshi, ora circondato da fan entusiasti, capì che il vero spirito del Natale risiedeva nella passione, nell’amore per la musica e nella volontà di condividere momenti indimenticabili con la comunità.
Mentre la neve continuava a cadere dolcemente fuori, il Sushi Cornucopia si preparava a un futuro radiante, con Takeshi e la sua band pronti a illuminare le notti con i capolavori dei Pink Floyd nei Natali a venire. E così, in stile Dickens, la storia del Sushi Cornucopia concluse con un lieto fine, dimostrando che la passione e la musica possono risvegliare la magia anche nei cuori più malinconici durante le festività natalizie.
La favola dell’iconico (e fittizio) ristorante Sushi Cornucopia è qui finita, ma la band “Sushi Cornucopia” si sta interrogando sul suo futuro: come sono davvero andati i concerti di Clusone del 15, 16 e 17 dicembre? Ci volete dare una mano a capirlo meglio? Rispondete al sondaggione!
Auguri a tutte e tutti, grazie di cuore per il supporto, il sostegno e il calore che ci avete dimostrato: Buone Feste!
Sushi Cornucopia