Sushi Plays Wall

S u s h i   P l a y s W a l l 

La cover band Sushi Cornucopia  omaggia l’opera “The Wall” dei Pink Floyd in occasione  del quarantesimo anno di pubblicazione della stessa



“I 40 anni sono quell’età in cui ci si sente finalmente giovani. Ma è troppo tardi.” Parola di Pablo Picasso. Ma se il genetliaco in questione è quello di un’opera rock come “The Wall” dei Pink Floyd, dato appunto alle stampe nel 1979, le quaranta candeline impongono un’ulteriore e più approfondita riflessione, parlando di bilanci e di segni del tempo: cosa resta oggi di quello che Waters e soci cantavano alla fine degli anni settanta? Parecchio, decisamente. Il non detto, l’incomprensione, la solitudine imposta dai tempi digitali che divorano le relazioni, che creano muri. Altro? Su tutto l’amara constatazione che di band come quella britannica se ne sono viste poche negli ultimi decenni; si contano sulle dita di una mano i gruppi in grado di dare alle stampe perle discografiche come il doppio album in oggetto, pochi, pochissimi casi. Ed è per questo che dei (guarda caso) quarantenni bergamaschi con la passione musicale coltivata sin dall’adolescenza hanno pensato di celebrare a loro modo il compleanno 1979-2019 della pietra miliare “The Wall”: suonandolo!

Da diversi anni i “Sushi” propongono cover musicali dei Pink Floyd nei propri live set primariamente svolti in provincia di Bergamo; da tempo i brani di “The Wall” sono una colonna portante del loro show: “In the Flesh”, “Another Brick in the Wall”, “Mother”, “Comfortably Numb” sono divenute presenze fisse nella scaletta. Mai, però, si sono cimentati con la riproposizione di un album intero. L’occasione fa l’uomo ladro, la quarantesima candelina dell’opera li ha convinti ad azzardare l’impresa: preparare una produzione “alla Sushi Cornucopia” in grado di portare dal vivo “The Wall” nella sua sostanziale interezza, riarrangiando le parti orchestrali, adattando ove necessario le partiture più complesse. Un’idea partorita nel novembre 2018, ma già verso la fine del 2015 i (non più) giovani avevano valutato l’ipotesi di proporre dal vivo un altro disco memorabile dei Pink Floyd, “Animals”, proprio in vista del quarantesimo anno di pubblicazione celebrato nel 2017: la cosa non ebbe seguito per i rispettivi impegni dei musicisti che però non escludono possano riprovarci in futuro. 

La sfida musicale del 2019 è tutta però per il “Muro” musicale e serviva quindi individuare un luogo idoneo per l’anteprima. La scelta è ricaduta senza esitazione alcuna sul manufatto in cemento più grande della loro terra, la Valle Seriana, al “muro” per antonomasia. Stiamo parlando della diga del Barbellino, a quasi 1.900 metri di altezza nel Comune di Valbondione, un bestione che da quasi un secolo trattiene circa venti milioni di litri d’acqua, nel contesto naturale famoso in tutta Europa per la cascata dal triplice salto. 

Nasce così l’idea dei Sushi Cornucopia -questa la ragione sociale del gruppo seriano- che iniziano un percorso condiviso con i gestori del Rifugio Curò al fine di poter rendere possibile l’intuizione dei musicisti. Il lavoro si è concretizzato in un’anteprima realizzata il 15 settembre 2019. Durante tale data di settembre è andato in scena un live proprio nei pressi del Rifugio, a poca distanza dalla diga, con le incantevoli Orobie a far da cornice ad un evento che è ha accompagnato musicalmente l’apertura delle cascate del Serio prevista proprio per quel giorno. La logistica non è facilitata di certo dal luogo (il Rifugio non è raggiungibile se non a piedi partendo dall’abitato di Valbondione lungo il Sentiero delle Orobie, oppure dalla provincia di Sondrio), ma la determinazione bergamasca, vero marchio di fabbrica di tutti i soggetti coinvolti, ha giocato un ruolo fondamentale. Utile ricordare che i Sushi non sono nuovi a queste “trovate montane” musicali, visto che nel 2017 due di loro si sono esibiti in cima al Pizzo Redorta (3038 metri), offrendo una performance che fece il giro del web. Baciati anche dalla fortuna di un meteo favorevole, la Cornucopia musicale, ha proseguito la sua azione spinta dalla ferrea volontà di omaggiare una (se non addirittura “la”) Opera musicale che ha maggiormente segnato l’educazione musicale adolescenziale e la formazione di tutti i suoi componenti. Dimenticate le produzioni faraoniche di Roger Waters, pensate invece ad un impianto audio minimale, arrangiamenti ridotti all’osso in pieno stile “Sushi”: la forma, la sostanza, il tributo ai Maestri del passato in un’unione di intenti basata sull’inciso “Together we stand, divided we fall” sussurrati nell’universale linguaggio della Musica agli stambecchi, veri depositari della spigolosità bonaria, aspra caratteristica congenita della Valle Seriana e dei suoi abitanti.

La prima del concerto vero e proprio è andata in scena presso il Teatro Tomasini di Clusone la sera del 30 novembre 2019 che ha avuto come esito un “sold out” e decine di persone che non hanno potuto accedere al teatro perchè pieno fino alla sua massima capienza. 

Materiale Stampa

Concept spettacolo “Sushi Plays Wall”

Fotografie

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Live anteprima al Rifugio Curò – Valbondione (Bg)

15/09/2019

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Promo YouTube Live “Sushi Plays Wall” al Rifugio Curò

Evento Facebook: Sushi Plays Wall – Anteprima al Curò

Fotografie Sushi Plays Wall – Anteprima al Curò

Live ufficiale al Teatro Tomasini – Clusone (Bg)

30/11/2019

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Promo YouTube Live “Sushi Plays Wall” al Teatro Tomasini

Evento Facebook: Sushi Plays Wall – Live al Teatro Tomasini

Fotografie live 30/11/2019 al Teatro Tomasini

Repliche al Teatro Tomasini – Clusone (Bg)

04/01/2020 + 05/01/2020

Locandina live al Teatro Tomasini PDF | Locandina live al Teatro Tomasini PNG

Promo YouTube Live “Sushi Plays Wall” al Teatro Tomasini

Evento Facebook 4-5 gennaio 2020: Sushi Plays Wall – Live al Teatro Tomasini

17/04/2021

Diretta Facebook dal Teatro Tomasini di Clusone


Video

  • Video integrale del concerto del 4 gennaio 2020 al Teatro Tomasini di Clusone

Audio

Audio integrale del concerto del 4 gennaio 2020 al Teatro Tomasini di Clusone